188 research outputs found

    SiSMI Project–Technologies for the Improvement of Safety and the Reconstruction of Historic Centres in the Seismic Area of Central Italy

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    The project SISMI-Tecnologie per il miglioramento della Sicurezza e la ricostruzione dei centri Storici in area sisMIca (technologies for the improvement of safety and the reconstruction of historic centres in the seismic area)–aims to provide tools and methods for risk reduction and seismic improvement of Lazio’s cultural assets and centres, causing research, intervention policies, and planning to interact in order to support reconstruction choices and foster dialogue with local parties and enterprises. One of the SISMI project’s main elements of innovation consists of preparing modes of integration of knowledge and assessments relating to the various components of a territory’s vulnerability and seismic hazard that can be used in other seismic territories. SISMI project, tested in seismic territories of Central Italy, is a methodology of integrated, multidimensional, and transdisciplinary investigation, in the conviction that the safety of the territory and of historic and cultural assets is the result of a dynamic risk reduction process capable of guaranteeing and promoting the local communities’ resilience, in which both physical/structural and sociocultural elements collaborate

    Animali in città

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    Sempre più specie animali selvatiche trovano rifugio in città, complici la crescita delle aree urbanizzate, la devastazione di habitat naturali e la trasformazione intensiva degli spazi agricoli. La presenza della fauna selvatica aumenta i conflitti ma sta anche generando interessanti riflessioni sul rapporto uomo natura, basate sull’empatia e sulla comprensione dell’alterità animale. I nuovi percorsi di co-evoluzione all’interno delle città, habitat antropico per eccellenza, implicano un diverso modo di rapportarsi al ‘selvatico’, per produrre alleanze generative e nuovi spazi condivisi. Il progetto di paesaggio sta uscendo dalla comfort zone di una progettazione concepita esclusivamente per il consumo e il benessere dell’uomo, mettendo a punto nuovi spazi di co-operazione interspecie (simbiosi produttive), capaci di generare risposte di mutuo adattamento ai cambiamenti ambientali e climatici; nuovi spazi di co-habitat adatti sia all’uomo che alle altre specie; spazi immersivi, di cognizione empatica, emozionale capaci di sensibilizzare ed educare ad una nuova co-scienza delle interconnessioni tra tutte le specie viventi e il loro habitat comune. More and more wild animals find refuge in cities, due to the growth of urbanized areas, the devastation of natural habitats and the intensive transformation of agricultural spaces. The presence of wildlife increases conflicts but is also generating interesting considerations on the relationship between man and nature, based on empathy and the comprehension of animal. New co-evolution paths within cities, anthropic habitat par excellence, imply a different way of relating to the ‘wild’ or ‘feral’ to produce generative alliances and new shared habitat. The landscape project must come out of the comfort zone of a design conceived exclusively for human consumption and well-being: spaces of interspecies co-operation (productive symbiosis), generating responses of mutual adaptation to environmental and climatic changes; new places of co-habitat for both humans and animals; immersive spaces, for empathic and emotional cognition capable to sensitizing became aware of the interconnections between all living species and their common habitat

    50 anni di ricostruzioni

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    Le ricostruzioni post sisma costituiscono un insieme molto significativo, sia materiale che immateriale. Da un lato hanno guidato la costruzione di nuovi paesaggi: spazi urbani, edifici, infrastrutture, anche nei casi in cui la scelta è stata quella di ricostruire come era, dove era; dall’altra hanno creato un deposito di conoscenze, esperienze, lezioni apprese, errori che non si dovrebbero ripetere. Eppure a ogni ricostruzione sembra sempre di ricominciare da zero. In altre parole mentre ogni ricostruzione ha sicuramente contribuito ad avanzamenti tecnici e riforme di livello nazionale (in particolare nella regolazione dell’emergenza, nelle modalità di intervento della protezione civile o nelle normative di miglioramento sismico), ogni ricostruzione è stata un unicum dal punto di vista delle scelte del come ricostruire, evidenziando profonde differenze tra contesti territoriali, sociali, e amministrativi, come si tenta di illustrare sinteticamente in questo articolo, senza alcuna pretesa di esaustività.Post-earthquake reconstructions is an important materila and immaterial event. On the one hand it influences the construction of new landscapes: urban spaces, buildings, infrastructures, even when a choice was made to rebuild as it was and where it was; on the other it creates a crucible of knowledge, experience, lessons learned, mistakes that should never be repeated. and Yet, every reconstruction seems to start from zero. In other words, while every reconstruction has undoubtedly helped to further techniques and national reforms (especially in Emergency management , intervention of the civil protection unit or ithe drafting of seismic improvemnets reglations ) every reconstruction has also been a unicum fas regards how to rebuilt . In addition it has highlighted deep rooted differences between territorial, social, and administrative contexts, something this article try to briefly illustrat

    Ricerca sull'infrastrutturazione ambientale e le reti ecologiche in Italia- partecipazione alla ricerca internazionale: Quadro Comunitario di Sostegno aree obiettivo del Fondo Sociale Europeo- Programma Operativo Multiregionale 940022I1- sottoprogramma Formazione dei Funzionari della Pubblica Amministrazione- “2°annualità- Programma Pass- programma mirato Dipartimento del Turismo Convenzione Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica- A.T.I.- Formez- Consorzio CIVITA

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    ricerca finalizzata alla assistenza formativa e progettuale ai funzionari della pubblica amministrazione impegnati nella elaborazione e gestione di progetti con l’utilizzo di fondi strutturali – macroarea Parchi. Natura 2000- Direttiva Habitat; Progetto Ape; La dimensione locale e globale dei problemi ambientali; Eco-compatibilità;Reti ecologiche; Reti della mobilità e dei sentier

    Le infrastrutture ambientali. Matrici del progetto territoriale

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    Il testo definisce ed esplora il ruolo delle infrastrutture ambientali all’interno del progetto paesistico e territoriale . Il tema della continuità ambientale e della integrazione tra risorse ambientali e territoriali al centro dell’attenzione di diversi settori disciplinari rischia tuttavia di essere banalizzato, in assenza di una riflessione capace di dotarlo di consistenza tecnica e progettuale e di esplorarne e verificarne l’applicabilità. L’attualità del tema risiede invece nella possibilità di dare una specifica risposta progettuale alle rinnovate esigenze di tutela ambientale, sempre meno orientate a forme di vincolo e “sottrazione” ma volte piuttosto alla integrazione, riconnessione e riconfigurazione della continuità ecologica e territoriale L'infrastruttura ambientale è quindi intesa come insieme di relazioni sinergiche tra reti ecologiche e reti territoriali, sequenza di elementi naturali e seminaturali e di elementi antropici (reti viarie, ferroviarie, tecnologiche, insediative) che consente la propagazione delle specie vegetali, lo spostamento e l’espansione delle specie animali, la risignificazione delle identità locali , l’uso e la fruizione compatibile delle risorse naturali e storiche. La rete di infrastrutturazione ambientale si configura quindi come una rete in grado di: - garantire e potenziare gli scambi biologici e ridurre quindi i fenomeni di insularizzazione e impoverimento ecologico; - integrare e rendere compatibili le esigenze di collegamento territoriale, approvvigionamento idrico ed energetico, fruizione turistica, servizi, con le esigenze di salvaguardia ambientale e di tutela del patrimonio storico-culturale e identitario, ricomponendo il conflitto tra conservazione e sviluppo e riconfigurando il sistema di connessioni tra ambienti locali e sovra-locali; - dare forma alle istanze di continuità ambientale e territoriale, intesa come rifiuto di luoghi e spazi marginali, abbandonati, inaccessibili, trascurati dalla progettazione, sottoposti a forte impatto e degrado ambientale. La ri-connessione di questi ambiti viene assunta come valore emergente, condiviso, radicato nell’immaginario ecologico e collettivo, che necessita di nuova visibilità e identità

    Morfologie urbane ed effetti del sisma sulla qualità della vita: Lucoli

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    Le elaborazioni relative all’evoluzione dei sistemi urbani sono volte alla comprensione del significato e del valore di testi urbani giunti a noi attraverso secoli di trasformazioni, cancellazioni, riscritture fisiche e di senso ed evidenziano le possibilità progettuali connesse all’evoluzione, adattamento, trasformazione sostenibile. Non si tratta di fermare il tempo o proporre impossibili ripristini ma piuttosto individuare il progetto innovativo “possibile” capace di rivitalizzare uno spazio senza distruggerlo. Le elaborazioni relative agli effetti del sisma sulla qualità della vita nei centri abitati evidenziano con chiarezza alcuni problemi che caratterizzavano i centri storici anche prima del terremoto. Il sisma del 2009, danneggiando edifici, infrastrutture e servizi, ha accentuato infatti alcuni gravi problemi preesistenti: il progressivo svuotamento dei centri storici; la settorialità e la limitatezza dell’offerta turistica rispetto alla domanda e alle potenzialità del territorio; i conflitti tra esigenze di conservazione (del patrimonio storico-ambientale) e esigenze di trasformazione, adattamento, proiezione al futuro. Il terremoto ha inoltre fatto emergere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della messa in sicurezza di edifici, reti, spazi aperti, ma anche della necessità di prevedere strutture idonee alla fase di emergenza (capaci di supportare l’aumento esponenziale di popolazione nel periodo estivo e natalizio, nonché le asperità climatiche). L’accentuarsi di problemi antecedenti il sisma è stato sinteticamente ricondotto al concetto di rischio, e in particolare: il rischio di abbandono dei centri storici, aumentato dalla presenza di aree di crollo e edifici inagibili, e dalla chiusura o trasferimento di attività e servizi; il rischio di cancellazione della memoria storica, amplificato dal danneggiamento di edifici e spazi aperti di particolare valore collettivo e simbolico ecc. Con il termine “carenza” è stata sintetizzata la mancanza di sicurezza sia in termini di prevenzione del rischio che di gestione dell’emergenza.Studies about the evolution of urban systems are carried on to better understand the meaning and value of “urban texts” come to us through centuries of transformations, and to highlight the design possibilities of development, adaptation, sustainable transformation. The idea is not “to stop time” or propose impossible restorations, but rather identify the “possible” innovative project able to revitalize an area without destroying it. Analyses of the effects of the earthquake on quality of life in towns highlight problems that characterized the historical centers even before the earthquake: the progressive emptying of the historical centres; the too specific and limited tourist offer, centred on skiing, compared to the potential of territory; the conflicts between conservation needs (conservation of the historical and environmental heritage) and evolution needs and future visions. The earthquake also highlighted the awareness of the importance of prevention and safety measures for buildings, networks, open spaces, but also the need to provide adequate facilities to the emergency phases, also able to support the exponential growth of population during summer and Christmas periods, as well as the harshness of weather. These problems imply a particular concept of risk: risk of abandonment of historical centres, risk of cancellation of historical memory, etc
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